venerdì 1 ottobre 2010

Vorrei spezzare una lancia sulla sede di Virgin Radio

Se avete la sciagura di rimanere intrappolati in macchina senza lettore CD, non perdete l'occasione per ascoltare una radio veramente UOCK (con la U maiuscola), ovvero Vergin Rädiou. VR passa musica carina, qualche dj/vj/vip è anche discretamente intelligente (anche se Andrea Uock abbassa notevolmente la media), solo che ha un piccolo tarlo...

La mattina di solito si parte con un singolo dei Green Day, perché fa sempre piacere iniziare la giornata con un pezzo frizzante come "Basket Case" o "When I Come Around". Ed in effetti è una ottima scelta, mentre le altre stazioni passano il nuovo singolo di Ligabue, "La linea sottile", dedica alla vagina e alla vita, la pubblicità delle patasnella (patatà patatì patatina come te!) o il primo ave maria direttamente sfornato dal vaticano, il ritmo trascinante dei GD fa la sua porca figura.

Poi parte, con l'inconfondibile introduzione robotica della Uock Speaker, "RädiouComandou". E' un simpatico rädiouvoto in cui i rädiouascoltatori possono decidere di ascoltare un pezzo scelto tra tre proposte. Oggi la canzone deve essere eletta tra: "Adam's Song" dei Blink182, "A Beatiful Day" degli U2 e "Boulevard of Broken Dreams" dei Green Day. E già lì cominci a pensare "Cazzo, ancora i Green Day! Con tutti i gruppi di merda che esistono al mondo possibile che già due volte mi tocca ascoltare i Green Day. Fortuna che c'è il rädiouvoto, così i rädiouascoltatori potranno decidere una canzone che NON sia dei Green Day".
Ed infatti puntualmente la canzone eletta è "Boulevard of Broken Dreams". E tu: "Vabbe, capita, ascoltare lo stesso gruppo due volte sulla stessa stazione. Ci può stare."

A questo punto, una volta superato il secondo scoglio GD, comincia una delle sezioni più Uock di tutta Vergin Rädiou: Vergin Laif. I più grandi pezzi suonati, duri e puri, nei laif più magnificenti del mondo. Questa volta, Londra è in fermento... perchè sta per arrivare un gruppo superbo a Wembley, atteso per anni... da fan di tutto il mondo... un gruppo che a rivoluzionato il mondo del rock e del punk... "E cazzo" pensi "tosto, sarà la reunion dei Pistols o un concerto pogante dei Buzzcocks, oppure..." spingendomi più in là con la fantasia "Rancid, Nofx, Beastie Boys, Black Flag, Clash, Ramones..."
E invece cazzo è "Wake me up when September End" e mi scendono le palle. Fortuna che sono arrivato ma vado a lavorare con i nervi a fior di pelle.

Uscito dal lavoro, ci riprovo. "Vabbe, cazzo" penso "sarà stato un caso. Il rädiouvoto, una svista sulla scaletta... Mahssi! Rimettiamo Vergin Rädiou, rischiamo...". In realtà mentivo a me stesso, non rischiavo proprio nulla. Sfiorando in maniera impercettibile il tasto sintonia, vengo bombardato nell'ordine da: Gigi D'Alessio in versione più tamarra del solito, Padre Nostro lamentato da un coro di suore della santissima addolorata,"La linea sottile" di Ligabue, cronaca di una ordinaria scopata di una stella del rock esistenzialista. Oltretutto ora ci sono le niuz su Vergin Rädiou, finalmente qualcosa di nuovo, i Green Day NON hanno fatto un nuovo album, NON hanno in programma di fare un album, NON hanno in programma di fare un ulteriore tour. Ed infatti la niuz riguarda in realtà l'uscita di un'opera teatrale, tratta da un concept-album fondamentale nella storia del Uock, un'opera di proporzioni epocali, allegoria dei vizi dell'america contemporanea, ritratto dell'idiota americ...
"noooooo cazzo cazzo l'idiota americano noooo, Dio Vergin!"
Si trattava infatti dell'incommensurabile "American Idiot"celeberrimo concept dei Green Day, pluripremiato ai gremmi auordz del 2004, nell'opera teatrale la parte dell'idiota americano è stata affidata a John Belushi... "Si ma cazzo John Belushi è morto, quello dei Blues Brothers che si è devastato con lo speedball, sarà Jim Belushi quello di cui parlano, quello della "vita secondo Jim" (sottotitolo "l'idiota americano"), cazzo che rincoglioniti di merda." Per l'occasione, quindi, ci ascoltiamo un bel pezzo dei Green Day, che non vi sarete mai sognati si ascoltare su una radio commerciale: "American Idiot" per l'appunto.
Meno male che Vergin Niuz ha due notizie e la seconda, udite udite, non riguarda i Green Day: riguarda Ligabue e il suo singolo, "La linea sottile", inno al membro femminile, pezzo molto filosofico.

Stremato, con i timpani logori e sudati, continuo ad ascoltare Virgen Rädiou. Ora c'è "Identikit", programma monografico, dedicato ad un personaggio del Uock (di solito molto cattivo e vicious), condotto da quel tipo con la voce incarognita che fa tanto studio da detective molto fumoso e vagamente noir. E cazzo non ci crederete ma il personaggio in questione è quella bestiaccia di Billie Joe Armstrong, condannato a tre anni per spaccio di caramelle e a due per furto di una vecchina alla stazione di Bollate Brianza. Il pezzo che ci fa ascoltare la voce topomistery è "Minority": meno male che mi è sempre piaciuto.

Manca oramai veramente poco al mio arrivo, c'è comunque ancora del tempo da passare in compagnia con Giulia Salvetti (Chi cazzè?) e Andrea Uock, il vj con la voce più faiga d' Italia. Andrea Uock ne sa a pacchi e si sente: snocciola date e nomi come niente, ci fa capire che conosce un sacco di bei gruppi, Sawdust and the honey, Pippappero, Miles of Nowhere, Atrnlestqwan. Il problema è che poi, alla fine della giostra, il pezzo che passano è ancora "Boulevard of Broken Dreams". "Ma cazzo, va bene i Green Day, ma non lo stesso pezzo! Oramai hanno la discografia più lunga dei Queen, cazzo prendine un altro!

Sfiancato nel cuore e nell'anima, giunge ora la saggia voce di Paola Maugeri, in "istri ov uock miuzik", con un pezzo targato 1977... "Non c'è la faccio più... io cambio! Okey, era il 1977, non sarebbero stati i Green Day... ma Paola Maugeri noooo!".

Il cambio è propizio perché finalmente trovo la pace dei sensi con la pubblicità delle Patasnella: "Patatà, patatì, patatina come te! Bambina piccolina, patatina, col naso piccolino, patatino, tu come nelle favole, sei nata sotto un cavolo!". Correva l'anno 1961 e Gianni Meccia cantava "Patatina".
Questo sì che è UOCK!



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