martedì 8 dicembre 2009

Donne e musica

Il concertino dei redivivi Germs è stato lo spunto per una mia personale riflessione sull'estetica degli archetipi di donna musicale. Ogni genere musicale ha il suo sound, i suoi ideali (o non-ideali), i suoi feticci, le sue tematiche, le sue icone e anche le sue donne. Mi appresterò quindi a stilare una personale classifica sull'estetica della donna musicale. L'ordine di estetica è rigorosamente crescente:


6) Donna metal (Referenti: In flames, Opeth, Pantera, Dark Tranquillity, Carcass): La donna M, di solito, è orrenda: in evidente sovrappeso, criniera cinghialesca in vernice nera o fucsia (o in lattice per le più povere), ornata di pesanti e diffusi oggetti in simil-acciaio lungo il corpo. Rigettata dalla società per la sua impresentabilità, viene accolta tra le braccia dei metallari di cui diventa la mascotte intoccabile (i metallari si cibano di altri tipi di femmina, qualora, molto raramente, la caccia abbia successo). La donna M ha diritti paritari all'uomo nel suo branco; ciò rende i gruppi metallari tra le frontiere della parità dei diritti tra uomo e donna e tra le strutture sociali più democratiche del mondo. Raramente è possibile incontrare anche donne M carine: in quel caso l'ipotesi più plausibile è che la preda sia stata abbordata da un ominide finto-metal che l'ha condotta nel sentiero metallico con argomentazioni riguardanti la trasgressione e la lotta al consumismo imperante salvo poi uscirne dopo averla usata. A quel punto la preda, solida nelle sue convinzioni, continua comunque a frequentare l'ambito metal, magari copulando con uno dei capi-tribù.
5) Donna flower-power (Referenti: Joan Baez, Jefferson Airplane, John Lennon, Janis Joplin): non amo la purezza selvaggia della donna F-P. Nonostante durante il periodo d'oro abbiano avuto impennate di stimolo sessuale quante non se ne erano mai potute vedere prima (per la felicità dei sessantottini), la donna con i fiori è troppo grezza e poco concreta per i miei gusti. A causa dei capelli stinti, degli abiti equosolidali e delle conversazioni surreali la donna F-P è praticamente estinta o comunque relegata a fenomeno da baraccone e talora costretta a mantenere segreta la propria passione. Attenzione però alle perle che si nascondono nei gruppi di donne F-P: cercando con costanza nel mazzo è possibile trovare dei veri e propri gioielli femminili insuperabili che tra soli ed arcobaleni esaltano la propria luminosità esteriore.





4) Donna punk (Referenti: Sex Pistols, Rancid, Nofx, Bad Religion):
La donna PK sarebbe anche molto carina se non avesse stipulato un patto con il diavolo. La donna PK ha venduto la sua femminilità al diavolo per avere in cambio anarchia e libertà. Eppure nonostante le creste fluorescenti, le giacche di pelle borchiate, le sbornie si intravede in lei una bellezza intima e preziosa, in più quell'odio profondo verso il mondo in qualche modo è eccitante. La donna PK si immerge nel movimento più per rabbia che per impresentabilità, per un odio che cova dentro sè stessa e stabilisce rapporti umani molto intensi verso i suoi simili. Il gruppo punk più che un branco è un gruppo di amici uniti, anch'esso è tra le strutture più democratiche al mondo ed ha un senso della collettività che il movimento metal non possiede.



3) Donna pop (Referenti: Take That, Britney Spears, Backstreet Boys, Robbie Williams) : La donna PP è sessualmente molto attraente ma il problema sovviene quando parla ed esprime pareri. E' notevole quando sculetta vestita da confetto, agitando cellulari di hello kitty e indossando sonagli tintinnanti e luccicanti, peccato che a lungo andare le idiozie che pronuncia riescano ad irretire anche l'erezione dell'uomo più focoso in circolazione. Nonostante questi piccoli incovenienti, la donna PP, presa a piccole dosi e soprattutto non di petto (ovviamente in senso metaforico e non letterale) può essere anche sostenuta dignitosamente. Bisogna far notare inoltre, che la donna PP è specializzata nell'inebetimento dell'uomo di elevata intelligenza, una sorta di tagliola per NERD, ed è capace di instupidire fior fior di uomini: in poche parole è un arma di distruzione di massa dell'intelligenza umana e bisogna maneggiarla con la massima precauzione.


Veniamo dunque ai primi due posti che per qualità e competenza si discostano da tutti gli altri e si meritano la palma di migliori donne musicali:


2) Donna indie-rock tendente al vintage (Referenti: Nirvana, Sonic Youth, Pixies, Velvet Underground, Arcade Fire, Sigur Ros, Pearl Jam, Radiohead): La donna I-RTV è creatura sublime e leggendaria che di solito pascola concerti interessanti, mostre d'arte, festini-concept con musica figa e s'interessa di arte, spettacolo, musica, politica, società etc etc etc... Ha un vago gusto retrò nutrito di influenze nouvellevaugiane aggiornate ai tempi nostri e quasi sempre è un gran bel pezzo di gnocca. Bilancia la sua misurata bellezza e avvenenza con una intelligenza raffinata tanto che è molto arduo stabilire se è più bella o brava. Il modello più in voga ha caschetto biondo, visino alla francese, altezza media, trucco leggero, borsa vintage ma non è detto che non sia possibile trovarne di altri tipi. Una donna può arrivare ad essere I-RTV in due modi principali: nel primo caso essa giunge da un passato da teen-pop che ha misconosciuto. La sua bellezza così evidente però la rende inquieta e avere tutti gli uomini possibili non le basta, vuole qualcosa di più. Comincia a navigare nuovi lidi e ad interessarsi al fascino del malefico, intrattenendosi con i poeti e musici maledetti della sua provincia e si avvicina cosi al mondo dell'indie. Tale donna può definirsi "donna indie-rock tendente al vintage affascinata dal malefico". Nel secondo caso invece, l'ambiente familiare intellettuale unito ad esperienze culturalmente rilevanti effettuate fin da giovane età derivano in maniera naturale nello sbocco della cultura indie-vintage, amplificata nel periodo universitario. Tale donna può definirsi "donna indie-rock tendente al vintage di provenienza intellettual-sinistroide".




1) Donna dark-punk tendente all'hardcore (Referenti: Germs, Black Flag, Joy Division, Cure, Bauhaus, Dead Kennedys, Swans, Siouxsie and the Banshees): La medaglia d'oro per la miglior donna musicale è meritatamente conquistata dalla donna D-PTH, bestia molto presente al concerto dei Germs con grande piacere del sottoscritto. Pur non esibendo l'arte intellettuale della donna I-DTV, questo tipo di donna ha caratteristiche di fascino e sessualità incommensurabili. In prima istanza, la donna D-PTH è sempre molto carina. Vi sono due modelli fondamentali: la mora non ha problemi nel mostrare le sue doti dark per ovvi motivi. Quindi il trucco non risulterà troppo appesantito mentre dovrà far sfoggio della sua capigliatura riccia/folta o liscia/composta di colore nero notte fonda. Immancabile dovrà essere un vestitino nero che potrà essere succinto a discrezione della persona. La bionda potrà agire in due diverse maniere: evidenziando il suo colore fino a renderlo platinato, con effetto "out of bed" controllato o sbarazzino oppure eclissando il proprio colore con un trucco pesante cerchiato nero agli occhi. A parte comunque le questioni di look, la donna D-PTH suscita un attrazione incontenibile. Credo che il motivo si possa trovare nella sua immagine trascendentale di musa dell' eros/thanatos, cosicchè l'aspetto funereo e divinizzante crei una percezione di sesso sfrenato e incontenibile. Staccando invece il cervello e ragionando con il pene, la questione diventa invece meno filosofica e più intuitiva.


Naturalmente la lista delle donne musicali è ben più lunga (mi sovviene ora ad esempio la donna EMO (referenti: good charlotte, my chemical romance, 30 Seconds to Mars)) e sarò grato a chi vorrà segnalare errori e improntare una modifica o un'aggiunta.
"Da' lvin bon a vojaltri è com mett na cravatta an porc"

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